
INFERRIATE DI SICUREZZA
Le inferriate sono sistemi di sicurezza passiva per finestre. Ogni grata di sicurezza ha però caratteristiche tecniche ben precise, grazie alle quali può garantire livelli di sicurezza differenti.
La Carpenteria Maxia realizza inferriate nel pieno rispetto delle normative di sicurezza.
Con la seguente classificazione, è possibile distinguere qualitativamente un prodotto da un altro, scegliendo con precisione il livello di sicurezza necessario.
LA NORMATIVA
Dal 1999 i produttori italiani di inferriate e sistemi di sicurezza hanno iniziato ad allinearsi alla normativa Europea, delineando un quadro composto da 4 norme che definiscono le caratteristiche dimensionali, prestazionali e di sicurezza dei prodotti antieffrazione per porte e finestre.
Norma UNI EN 1627
I requisiti e le classi antieffrazione
La norma, sperimentale, definisce i requisiti e la classificazione per le proprietà della resistenza all’effrazione di porte, di finestre e di chiusure oscuranti. Si applica ai seguenti tipi di aperture: a rotazione, basculante, a libro, a rototraslazione, sospese in alto o in basso, scorrevoli (orizzontalmente o verticalmente) e ad avvolgimento, così come strutture fisse.
Norma UNI EN 1629
Resistenza sotto carico dinamico
La norma 1629, come la 1628, riguarda la resistenza all’effrazione. La differenza tra le due è che questa norma prevede il metodo di prova per determinare la resistenza sotto carico dinamico. La prova è realizzata tramite macchinari che simulano l’azione di effrazione, così da stabilire il grado di resistenza, i limiti e le carenze del sistema di sicurezza stesso.
Norma UNI EN 1628
Resistenza sotto carico statico
La norma, sperimentale, specifica un metodo di prova per la determinazione della resistenza ad un carico statico al fine di valutare le caratteristiche di resistenza all’effrazione di finestre, porte e chiusure oscuranti.
Norma UNI EN 1630
Resistenza all’azione manuale dell’effrazione
Questa norma parla della resistenza all’effrazione come la 1628 e la 1629. Rispetto alle precedenti due, definisce il metodo di prova per la determinazione della resistenza all’azione manuale dell’effrazione. In questo caso la prova di resistenza è un test reale, che prevede l’uso di strumenti di effrazione complessi, utilizzati oggi dagli scassinatori. Il parametro che definisce il risultato è il tempo impiegato per compiere lo scasso.